Curiosità, e non solo!
Un lontanissimo illustre antenato, alla cui stirpe mi onoro di appartenere, senza averne meriti, solo per ascendenza ex filio di Campanella Carmela sposata Sebastiano Tramontana, oriunda di quelle parti nelle quali Giovan Domenico Campanella da umile ciabattino nacque, amava rifugiarsi e consolarsi nei momenti struggenti delle sue vicende giudiziarie di ordine inquisitorio, scrivendo e affermando: ” Io nacqui a debellar tre mali estremi; tirannide, sofismi, ipocrisia…Carestie, guerre, pesti, invidia, inganno. ingiustizia, lussuria, accidia, segno, tutti a que’ tre grandi mali sottostanno, che nel cieco amor proprio, figlio degno d’ignoranza, radice e fenomeno hanno.” Delle Radici de’ grandi mali del mondo
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La storia si ripete:
Ai primi del 1598, Situazione di degrado e illusione di un rivolgimento già scritto nelle stelle. “… in un abbozzo degli Articuli prophetales, Tommaso Campanella parla del nuovo secolo che gli sembra annunciato da fenomeni straordinari: inondazioni del Po e del Tevere, allagamenti e terremoti in Calabria, il passaggio di una cometa, profezie e coincidenze astrologiche. Un nuovo mondo sembra alle porte, a sostituire il vecchio che in Calabria, ma non solo, vedeva i soprusi dei nobili, la depravazione del clero, le violenze d’ogni specie…”