Classe 1940, causa virus parcheggiato ai domiciliari.

Per sconfiggere la noia ne approfitto e mi diletto, penso e scrivo. Un attimo di pausa obbligata, lontano dai fragori e bagliori, cui siamo abituati e dai quali dobbiamo uscirne per continuare a vivere su questa terra: non so come!

A proposito della pandemia di oggi, Covid-19, ricordo di avere vissuto, a pieno titolo perché ne sono stato contagiato, la c.d. Asiatica, nell’anno 1957.

Altri tempi, e altri modi per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Più ignoranza, di massa, allora! Più consapevolezza, e conoscenza scientifica, oggi! Non so quale delle due condizioni sia quella da preferire per scongiurare l’impatto, e poter vincere l’angoscia, e tirare avanti come comanda Dio!

Ho voglia di colmare i vuoti della mia memoria, e apprendo, leggendo e rileggendo, che la pandemia dell’anno 57/58, caratterizzata da tre ondate violente, con germi patogeni oltremodo virulenti, ha causato la morte di milioni e milioni di persone.

Apprendo, anche, che dieci anni dopo, dagli anni 68/69 in poi e fino all’anno 77, numerose pandemie hanno sconvolto il mondo, con milioni di morti se la conta parte dall’inizio del secolo, quando è comparsa, terrificante, la Spagnola, famosa pandemia che ha piegato ( inginocchiato! ) il mondo.

Ogni volta, stessi sintomi e stesse cause, e medesime complicanze funeste soprattutto a carico delle persone anziane, perchè, dicono in tanti, sono affette da patologie croniche. Bella scoperta, grazie tante!

Questo il quadro della situazione storica del secolo scorso. Ci conforta un dato che è quello di constatare, ogni volta, che l’essere umano, anche quello di età avanzata, vince la battaglia, e resiste e continui a fiorire, ed ha gran voglia di vivere e di sognare, e segnare traguardi da brivido: 120 anni!

Ingenerosa la politica di JoHnson del Regno Unito, secondo il quale, questa volta, l’attacco alla malattia pandemica è da affidare alla immunità di gregge: il che significa consentire agli eventi ineluttabili della vita una falcidia di persone e cose, a beneficio delle novelle generazioni, che sono, o dovrebbero essere, più forti e vigorose, destinate ad acquisire l’immunità, ed uscirne indenni, avendo, solo per caso, prima contratto e poi vissuto la malattia.

Andiamo avanti. Nonostante l’occhio sinistro di JoHnson, la storia, anche quella lontana prima di Cristo, è dalla nostra parte: Vinceremo!

Vito Tramontana