PALLA AL CENTRO
Gli accadimenti di questi giorni portano alla mia mente il campionato mondiale di calcio, a cui fanno capo i grandi paesi della Terra, cioè il mondo!
E’ noto: la manifestazione sportiva coinvolge, secondo una sequenza, dopotutto regolare, moltitudini di uomini, trascinati a vivere momenti di grande gioia quando vince la squadra del loro cuore; e portati a patire una grande sofferenza, nel caso contrario, quando perde la squadra del cuore.
Sul campo, per giocare, sono le squadre dei vari paesi del mondo, che si affrontano e confrontano a vicenda, in una altalena appassionante di vittorie e sconfitte, tanto da farne una graduatoria di merito finale e mondiale.
Sul campo un Arbitro, che si pone al di sopra delle parti e che comanda il gioco: da lui si parte e con lui s’arresta la gara! Con i piedi a terra, il suo ruolo nessuno lo nega, o rinnega!
Questa volta, nel caso che da vicino ci riguarda , e spaventa sportivi e non, l’arbitro della situazione è l’invisibile Signor X, codice 19, capace di stabilire le sorti del mondo, o anche, se ne ha voglia e si fa per dire, stendere a tappeto l’intera umanità, in un solo istante e a qualsiasi confine della Terra, in ogni parte del pianeta e decretarne il suo ko!
Sul punto, e per fortuna, tanto si discute. E ne discuto anch’io, povero misero mortale! In grande, ne ha discusso Manzoni con l’epilogo finale di Renzo e Lucia, sposi!
La storia è dalla nostra parte: un grande filosofo, Gianbattista Vico, secoli orsono, sosteneva che alcuni accadimenti si ripetono con le medesime modalità, anche a distanza di tanto tempo: ciclo e riciclo della storia; e ciò avviene non per puro caso ma in base a un preciso disegno stilato dalla divina provvidenza. La Divina Provvidenza: ecco perché Manzoni! E’ tempo che si cominci daccapo, forti delle vittorie acquisite e sconfitte patite!
Palla al centro
e ciascuno al proprio posto sul campo di battaglia, nel ruolo che Dio ci ha assegnato, rispettosi della natura che vuole il suo spazio, che rivendica le sue regole universali, imprescindibili e matematiche, per l’equilibrio, la bellezza e verità delle cose.
Vito Tramontana