Molochio, 26.11.2016
LETTERA APERTA
Cittadini di Molochio, miei carissimi compaesani,
è risaputo: da molti anni scrivo e comunico le mie ansie e riflessioni attraverso il sito www.passionecivile.it . Ricevo risposte e commenti: è quanto basta per sapere che, in questo Paese, a volte distratto e superficiale, c’è chi ascolta anche gli altri, anche quelli che vivono nel silenzio, in uno spazio culturale e spirituale tutto proprio, lontano dai rumori e clamori delle grandi città e metropoli.
Ogni giorno scrivo e, ogni giorno, mi bisticcio pur di difendere gli interessi del paese in cui vivo, della gente in cui credo, nei valori in cui spero.
Nella immediatezza degli eventi sismici, ora di moda per una crisi cosmica che investe il pianeta Terra, da sempre ho alzato la voce, rivendicando più coerenza, e più efficienza nell’ambito della prevenzione e denunziando omissioni e gravi pericoli per la incolumità delle persone, specie nei piccoli centri di montagna e di campagna. Nel particolare, ho portato a conoscenza, di tutti, che Molochio ha un elevato grado di vulnerabilità sismica, accertata e documentata per via di un’indagine scientifica; ho fatto sapere alle superiori autorità, locali e nazionali, che nessuno avverte la necessità di correre ai ripari, prima che sia troppo tardi!
La chiesa di San Vito è morta e sepolta, sbarrata all’ingresso e impedita al culto a salvaguardia della incolumità delle persone. Ne piange veramente il cuore, di tutti, fedeli e non fedeli! Il paese vecchio, e non solo quello storico, anche quello costruito post terremoto 1908, è in pericolo di crollo in caso di eventi sismici di un certo preoccupante livello!
Alzo le antenne, e voglio salvaguardare il mio paese! Per questo ho scritto al Capo dello Stato, al Presidente del Consiglio, al Prefetto della Provincia, ai responsabili della Protezione Civile. Ho chiesto aiuto per mettere in sicurezza il tessuto urbano del nostro paese, quello che è minato alle fondamenta per vetustà e degrado. Sono consapevole che la mia terra di nascita non è il primo paese del mondo, ma sono altresì convinto che il mio piccolo paese non è l’ultimo trascurato borgo dello Stivale e che merita di essere protetto e salvaguardato.
In altra sede e occasione, ho scritto che Molochio, nella sua antica storia, vanta lavoratori di primissima qualità, ad immagine e somiglianza del suo Protettore San Giuseppe Artigiano; annovera professionisti di buon livello, ha dato alla Chiesa Cattolica Sacerdoti emeriti nonché Magistrati a servizio della Giustizia; medici di gran rispetto e valenti infermieri negli ospedali; scienziati di livello mondiale ( di questi giorni, Walter Longo, sulla longevità) e cultori delle scienze e delle arti in ogni campo dello scibile; servitori dello Stato nelle Scuole e negli Uffici Pubblici; è stato presente nei campi di battaglia in difesa della libertà dei popoli (Nassiriya). Agli onori della cronoca con i suoi figli centenari e ultracentenari: specchio ed esempio di una civiltà antica impregnata di cultura semplice, montanara e contadina, più accostata alla natura, gelosi custodi di uno stile di vita semplice, sobrio e sano da tramandare e conservare.
Soprattutto, Molochio vanta un cuore straordinariamente buono e generoso. Ne è prova la presenza, a Molochio, di una Sezione Avis, fra le prime e più attive istituite in provincia e nel Circondario.
Proprio di recente, abbiamo avuto modo di assaporare la gioia di così grande bellezza, qualche mese fa nei locali della Palestra delle Scuole Medie, nella circostanza della Conferenza promossa dalla Associazione Bruno Mario Noto, alla quale hanno partecipato luminari della scienza medica dell’Università Policlinico Gemelli di Roma, circondati da uno stuolo di volontari tutti assetati di essere utili agli altri, per donarsi agli altri, a quelli che ne hanno veramente bisogno: e sono tanti, in lista di attesa !
Vito Tramontana